Margine, perché sport é un uomo solo con se stesso, col suo corpo teso in un anelito di infinito, in quel gesto che porta oltre i limiti, ma circondato, a margine, vicino o lontano che sia, da un mondo, migliaia, milioni di occhi che fissano, che respirano all’unisono, che contraggono istintivamente, per arrivare, tutti insieme.

E la fotografia riesce a cogliere oltre, scava con la luce che delinea arti, muscoli, espressione, ibernando e rendendo quell’infinito che diventa eterno.

Domenico e Fabio vengono da Novara, hanno una passione, fotografare tutto questo, e praticano scattando a molti sport, approfondendo su ogni disciplina le tattiche e le tecniche migliori per ottenere immagini che potranno accedere a varie finalizzazioni, dalla pubblicazione su testate specializzate, a mostre e concorsi, compresi quelli per audiovisivi con un’opera su un singolo sport, il Kendo.

Ma una forma di diffusione del loro lavoro è quella di andare direttamente presso le sedi dei circoli, ed è così che ci hanno chiesto di essere ospitati una sera dei nostri incontri.

Peraltro c’è stata una piccola ufficializzazione con il riconoscimento Fiaf che consente a chi lo ha richiesto di avere nel proprio curriculum un attestato dell’attività, ed inoltre come avete visto dalla precedente mail, abbiamo anche creato (grazie a Sara) una locandina della serata.

Il taglio possibile della serata poteva prendere diversi aspetti, da quello in forma di mini workshop su come affrontare la foto sportiva, ad una più semplice esposizione dei lavori prodotti.

Il sodalizio tra Domenico e Fabio ha già superato i 10 anni e ognuno si è trovato pian piano ad avvicinarsi alla foto sportiva da eventi più semplici, poi col tempo il loro interesse si è esteso fino a collaborazioni e quindi a riprese di eventi di sempre maggior importanza, ed ora i nostri protagonisti hanno i titoli per dare informazioni ai neofiti non solo su tecnica ma anche su strategie di ripresa.

Infatti abbiamo appreso dai settaggi delle loro fotocamere, all’uso di determinate focali, alla posizione da prendere intorno ai vari campi di azione, da cui viene il titolo alla serata: sideline.

Ma a completezza del discorso abbiamo apprezzato un veloce accenno al valore nel tempo della fotografia sportiva, sia con foto dell’epoca, con le limitate tecniche degli anni passati, da considerarli quasi preistoria, all’uso iconico delle singole immagini, usate alla fine addirittura come frontespizio delle mitiche figurine dei calciatori degli anni 60/70.

Poi entrando nel merito, abbiamo visto immagini di Domenico alternato con Fabio sui i vari sport, dall’inflazionato calcio al basket, al volley, scherma, e per l’appunto kendo. 

Di quest’ultimo abbiamo anche apprezzato una serie di stampe facenti parte di una più estesa mostra che è già stata esposta in vari siti.

Ma allora sono bravi i nostri protagonisti?

Sicuramente hanno parecchio buon materiale, e sanno come ottenere un buon prodotto in circostanze diverse, sanno entrare nel dettaglio, colgono espressioni che ad occhio non immagini neppure si possano vedere, non si fermano all’azione ma colgono tutti i contorni, dal pubblico agli arbitri e affini; sanno restituire l’ambiente, l’emozione degli istanti più forti.

E dunque?

Dunque se il focus è riprodurre con immagini lo sport per farlo comprendere, per comunicare le espressioni di atleti pubblico e addetti, l’obiettivo è centrato, e ai nostri ospiti vanno i nostri sentiti complimenti, insieme all’augurio che vogliano rinnovarsi scoprendo nuove frontiere sia estetiche che contenutistiche, qualcosa che nel tempo diventi un marchio di fabbrica.

Ringraziamo gli Autori che offrono un ottima serata, ricca di spunti e informazioni ed accompagnano il pubblico in una serata emozionante, e a coronamento siamo stati i primi a cui hanno fatto dono di una splendida fanzine sul Kendo. Il nostro augurio di proseguire con scatti sempre più spettacolari e presso un pubblico sempre più vasto.