La meta è ambita, prima o poi a Castelluccio si va, e a dimostrazione erano presenti foto sia di chi ha approfittato del ponte di fine giugno, sia chi per i fatti suoi era andato in precedenza.
Chi non c’è mai stato, ha scoperto la sua prossima destinazione.
Abbiamo visto 2 proiezioni e oltre 100 foto.
Le immagini erano paesaggi della piana dove il paese si affaccia, o il paese arroccato visto dalle zone circostanti.
Ogni aspetto è stato documentato, ma sopratutto interpretato con ogni mezzo espressivo.
La scelta è stata come al solito a maglie larghe in un primo tempo, poi sempre più serrata fino ad arrivare a solo7 immagini; in questo caso non direi che si è trattato di particolare severità nella scelta, ma avevamo molte immagini di uno stesso luogo, quindi in parte ripetizioni anche se con le varianti personali, e poi alcune foto che svettavano sia per qualità, sia per il momento in cui sono state riprese. Lo immaginavo, visto che Tomma e Fabryhanno fatto delle levatacce per assistere all’alba, confermando uno dei principi della foto di paesaggio, che le luci del tramonto o dell’alba e condizioni climatiche particolari favoriscono riprese di grande impatto.
Da parte mia ho effettuato una scelta alternativa, una visita dentro le viuzze del paese mi ha consentito di poter testimoniare un luogo che ha molta storia dietro, prima del turismo, e che tutt’ora vive una dimensione ruraledove il turismo rappresenta solo un inserimento relativamente nuovo nelle abitudini dei pochi abitanti che ci vivono.
Quindi la mia era una breve proiezione di meno di 2 minuti senza paesaggi, praticamente un po’ di street.
Originale è stata la proiezione di Gabry, che ha costruito un buon lavoro con una progettazione iniziata a casa. Il risultato: una serie di foto a ispirazione direi impressionista, e il luogo si prestava alla perfezione, dove ogni effetto è stato cercato con gusto, molte associazioni nella sequenza di immagini erano azzeccate. Personalmente mi fa sempre piacere quando si chiude il cerchio dalla ispirazione fino alla produzione di un lavoro finito, specie se gradevole come questo.
Infine, sempre per arricchire la scelta di foto per il calendario, che direi è terminata, Marco ha portato alcune sue immagini di viaggio, e ancora una volta mi stupisco sempre di quanti viaggi particolari fanno i nostri soci