Il caldo ha dato i suoi frutti, o forse il ponte; eravamo in 13, pochi?
ma se in casa vi fate venire una decina di persone non si riempie?
E malgrado fossimo in pochi, le foto guardate come extra rispetto al tema non sono state poche.
Partiamo da una proiezione, addirittura di cronaca, poiché ha avuto come protagonista il nostro quasi terminato, nel senso di azzerato, ponte Morandi.
Gli autori Max e Manu che avevano foto di repertorio hanno presentato una bella slide con lo spettacolare scoppio del ponte.
Musica: mi complimento per la scelta, una canzone dedicata proprio al ponte, che canta quanto sia stato importante per tutti noi, e di quanto abbia sconvolto la nostra vita il suo crollo.
Oltre ad alcune foto che ci hanno mostrato la vecchia struttura, abbiamo potuto apprezzare una sequenza veramente fitta con il massimo dei dettagli sulla esplosione, peraltro grazie ad un punto di ripresa formidabile.
Un Grazie per il lavoro veramente apprezzabile.
Furio invece ha portato ben 3 cartelle di foto di spettacoli, e la più apprezzata è stata quella su un balletto con ottime scene e ottime riprese.
Quindi l’immancabile DVD ci ha portato la sua proposta sull’esplosione del ponte ma ripreso dal ponte di cornigliano, non così veloce nella sequenza ma sempre ben realizzata.
Inoltre una nuova proposta su concetto di “confine”, una struttura architettonica dedicata alla shoah presente vicino alla stazione ferroviaria di Bologna che oltre ad essere rifugio per alcuni senzatetto, è un divisorio anche sociale tra due parti della città: un concetto interessante quello del confine, peraltro con una ripresa e una postproduzione che in qualche modo ricordano le piazze di De Chirico.
Apprezziamo molto la strada intrapresa da DVD sicuramente coerente.
Quindi abbiamo visto un documentario su Franco Fontana, fotografo italiano ben noto sia in italia che all’estero.
Beh ragazzi, che differenza con i nostri incontri: qui certo abbiamo visto un prodotto commerciale che deve fare breccia su un grande pubblico, ma purtroppo manca la presenza del personaggio.
Questo per ribadire il grande valore dei nostri incontri.
Che parere ci siamo fatti su Fontana?
da un lato da un punto di vista umano l’autore non viaggia sul binario della modestia, ha coscienza delle sue capacità apprezzate da 50 anni.
Dall’altro ci siamo fatti una visione per quanto sommaria della produzione fotografica.
Le sue capacità grafiche sono indubbie, e spaziano dal paesaggio campestre a quello urbano, passando per l’uso della figura umana come forma, e senza disdegnare neppure la ricerca informale su dettagli di asfalti.
Direi che la platea lo ha apprezzato.
Ma non dimentichiamo il messaggio che una foto può avere.
In questo caso a parte le grandi capacità di organizzare sempre una composizione pulita e intrigante, una postproduzione ottenuta sia con l’uso delle pellicole in trattamenti creativi sia con l’elaborazione digitale sempre finalizzata a sfruttare la struttura del colore, non ho trovato molto di più: se prendiamo un annuario foto amatoriale troviamo una pletora di imitazioni dello stile di Fontana.
Quindi da un lato ha avuto certamente una grande influenza sull’evoluzione del gusto estetico, dall’altro lascia ad altri autori il compito di emozionare con messaggi profondi.
In ogni caso anche la conoscenza di Fontana è da mettere nel grande bagaglio della nostra cultura fotografica.
E non mi vergogno a dire che anch’io sono stato influenzato da questo autore, ma scusatemi se non uso per lui il termine di Maestro.