Qualche anima buona che scatta nuove foto sull’argomento della serata è sempre apprezzata, e al 50% abbiamo visto scatti ad hoc.
Daniela ha un po’ spaziato con alcune riproduzioni di arte figurativa su carta, ma il miglior risultato lo ha ottenuto con un bel libro aperto con luce dal basso e una sensazione di nebbioli sullo sfondo, costruita con molta fantasia, e in più si è preparata una bella frase di accompagnamento, gradita.
Franco invece ha ricavato foto da una visita al museo della carta, con varie immagini di come una volta si preparava , con qualche dettaglio sulla vera struttura della carta.
Gisella ha cercato per strada chi usasse ancora la carta da lettura: giornale o cruciverba, non ha trovato libri, solo grandi lettori ci cellulare.
Gabriella ha trovato spunto nelle carte da gioco e ci ha giocato sopra, come sua consuetudine, con qualche elaborazione per far apparire le carte svolazzanti.
Ilaria dopo qualche riproduzione di cartoline o disegni su carta, come Daniela, ha concentrato la sua attenzione su una scatola di cartone, uno studio che ognuno dovrebbe fare quando vuole imparare a gestire armonicamente luci e ombre.
Io ho presentato foto di qualche anno fa, addirittura 17 anni, ad una cartiera di Fabbriche, nell’entroterra di Voltri, e ho preso qualche scatto del ciclo produttivo.
Aldo infine ha portato un lavoro semplice a km zero fatto in un circolo di pensionati che passano il tempo giocando a carte, la cosa interessante è di come ha sfruttato la scorsa serata sulle mani per riprendere solo tavolo carte e mani, creando una piccola serie di annotazioni che con molta delicatezza raccontano la vita dei vari partecipanti, un ottimo esercizio.