In 3 parole quello che abbiamo visto venerdì.
Con i paesaggi siamo andati avanti per il calendario grazie ad una forte partecipazione di immagini. Anche in questo caso la selezione è stata molto dura, ma quando si pensa che un’immagine deve essere vista per un mese, non c’è clemenza: anche questa è una palestra.
In mezzo ai paesaggi abbiamo apprezzato un piccolo numero di foto postprodotte in un contrastato bianco nero realizzate in uno degli scenari preferiti da noi fotografi: Staglieno, autore Maurizio, Stefano? (l’autore mi scusi ma non ricordo i nomi alla prima, semmai faremo correzione alla prossima mail). Ormai le statue le conosciamo una per una, ma ogni volta la personalità del fotografo di turno interviene a scegliere angolature di ripresa e dettagli ogni volta diversi. Le foto erano discrete, tagli sempre buoni e la luce ha creato tridimensionalità al freddo marmo.
Si è anche apprezzato l’uso della messa a fuoco selettiva ben evidenziata dalla focale lunga.
Infine abbiamo proiettato alcune foto sul tema della passeggiata, qualche primo piano di piedi femminili e maschili per la strada, quindi scarpe in vetrina, con ogni tipo di particolarità, compresi sandali borchiati e finendo con una vetrina di scarpe di cioccolata! il tutto con una bella scelta di immagini monocromatiche seppiate, scelta un po’ particolare trattandosi di abbigliamento…
L’autore o l’autrice non fiatava..abbiamo commentato le foto valutando i vari scatti, poi finalmente ogni cosa si è chiarita: erano foto a colori, ma qualche bricconcello del circolo ha deciso di convertirle in bianco e seppia per fare uno scherzetto a chi porta avanti la sua battaglia personale sul valore inequivocabile della foto colori: Furio!
Grande risata di tutti, compreso Furio.
Poi abbiamo rivisto le foto in versione originale e in effetti a colori avevano un altro senso… in questo caso…
La prossima settimana vi ricordo che avremo la serata dedicata alle immagini di chi è andato a Castelluccio da Norcia: ognuno porterà la sua serie, un classico di come tanti autori in uno stesso luogo interpretano diversamente, lo verificheremo.