E’ bello quando gli spazi liberi si riempiono rapidamente. E di buoni contenuti, per giunta.

Il circolo ha risposto con prontezza al cambio di calendario per esigenze contingenti.
Ha iniziato Federico proponendo in versione ridotta una propria conferenza già tenuta l’anno scorso a Palazzo Ducale nell’ambito di un ciclo di incontri sugli anni ’80: “L’invasione degli ultracorpi”, come il titolo di un famoso film di fantascienza degli anni ’50. L’attenzione al “corpo”, infatti, è stato uno dei temi più significativi di quegli anni, e anche la fotografia vi si è rispecchiata. Dopo gli anni della contestazione e dell’impegno civile e sociale (’60 e ’70), negli ’80 fa irruzione l’edonismo, la società si ripiega su sé stessa e dal collettivo si passa all’individuale. Nasce il fitness, il culturismo, la ricerca del piacere è rivolta all’estremo. Passando sul terreno fotografico, due dei maggiori protagonisti di quegli anni sono stati Robert Mapplethorpe e Herb Ritts: molto diversi tra loro per origine sociale e culturale, nonché nel loro modo di fotografare, essi sono accomunati per avere messo al centro della loro ricerca il corpo. Ed entrambi furono accomunati anche dal tragico destino che li vide morire giovani e della stessa terribile malattia che proprio negli ’80 fece migliaia di vittime: l’AIDS.
E’ stata poi la volta di Giovanna, che da par suo ha proposto 10 immagini a colori di danza, realizzata sul terreno che le è più congeniale, cioè il teatro.Poche immagini ben selezionate, di grande forza espressiva, con un sapiente uso del “mosso”, che Giovanna dimostra di conoscere e di ben padroneggiare.
I costumi delle ballerine agitati nel ballo si sono così quasi trasfigurati a divenire delle ondate di colore che non possono non affascinare l’osservatore. Applausi.
La palla passa a Gisella, che ci ha proposto 10 immagini della recente uscita fotografica a Milano (architettura).
Che dire di Gisella? Che è una persona gentile e piacevole? Che sa ascoltare le critiche e farne tesoro? Questo lo sapevamo già. Quello che stiamo scoprendo volta per volta è la sua crescita e il suo impegno fotografico. E i risultati che ne seguono. Non è frequente assistere in modo così tangibile al miglioramento di una persona che si avvicinata da poco alla fotografia. Brava Gisella, continua cosi’!
Ha fatto seguito Andrea, che da un po’ mancava dalle scene.
Il nostro ha proposto una interessante riflessione, partendo dalla scansione “grezza” di un rullino di 36 foto, per poi passare alla successiva selezione delle migliori 10 e, dulcis in fundo, facendo circolare 10 eccellenti stampe in BN, elegantemente inquadrate nel loro passe-partout. Davvero una bella idea, piuttosto originale, che ancora una volta ci ha stimolato a ragionare sulla forza e sulla fisicità della fotografia stampata rispetto a quella restituita dal monitori di un computer o proiettata su uno schermo.
Last but not least, il buon Aldo ci ha proposto uno dei suoi reportage di viaggio; genere che in questi anni ci ha abituato a conoscere e con ottimi risultati. Non fa eccezione il lavoro sull’Havana (Cuba). Una sequenza di immagini ben costruite accompagnate da un gradevole commento musicale. Protagonista la popolazione locale, i colori dei Caraibi e i sempre presenti ritratti del “Che”.
HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!