Tant’è che Emilio mi stimola sempre…
Che poi olistico si riferisce a un concetto unitario, ad es medicina olistica fa si che il medico debba tenere in conto non solo dell’apparato che sta esaminando, ma tutta la persona.
Ad es hai problemi in famiglia, sul lavoro e al circolo e poi ti viene il mal di stomaco? non è che devi andare dallo specialista ma semplicemente il tuo medico ti deve vedere nell’insieme e consigliarti di smettere di lavorare…. Beh ovviamente no, ma spero che abbiate capito che il termine olistico fa tanta scena ma poi è un concetto traducibile con molti altri termini di uso più comune.
Ma quante prospettive abbiamo avuto? Diverse, dalle più scontate, più o meno ben realizzate, a “visioni” prospettiche, da un bel paio di gambe, a Emilio appeso a una finestra. Le 10 foto selezionate alla fine esprimono le varie sfaccettature del termine (clicca qui per vederle).
Ringrazio tutti quelli che hanno portato foto, in modo particolare chi non le ha avute selezionate, poichè comunque si è messo in gioco e spero che abbia avuto giovamento dal confronto. Chi porta foto in queste serate sicuramente sostiene il calendario, e spero che ci sia sempre chi ha voglia di scattare e selezionare per i temi futuri.
Ma non è finita, anzi qui chi non è venuto si mangerà le mani: Michela ha seguito un progetto di sostegno ai non vedenti aiutati da alcune persone per esplorare lo spazio circostante con l’aiuto reciproco basato sul contatto umano, più difficile a dirsi che a farsi.
La cosa si svolgeva in una stanza relativamente piccola e venivano eseguiti diversi esercizi che davano progressivamente fiducia ai portatori di handicap fino a renderli più capaci anche di interagire con un vedente.
Le foto hanno seguito i gesti e gli sguardi di questi attori, e un testo formato dalle frasi pronunciate da queste persone ha reso comprensibili le sensazioni provate e fatto da collante alle varie fasi del percorso, il risultato è veramente intenso, direi commuovente. Le foto si aprono progressivamente
facendoci entrare in questo piccolo mondo, la colonna sonora, dolce ma mai melensa, accompagna e scandisce le varie fasi, e il testo che dura tutta la proiezione ci chiarisce il significato e ci apre al cuore di chi sente cose come mai le ha provate.
Abbiamo visto e subito rivisto questa piccola ma intensa opera, e tutti, ho notato, sono stati colpiti dal messaggio di bellissima solidarietà che le foto emanano.
Spero che Michela voglia fare ancora qualche piccola modifica perchè la proiezione venga a far parte del patrimonio del 36º. E comunque grazie di avercela portata, una prospettiva veramente olistica!