Aldo, alla mia richiesta di chi fosse disponibile come autore interno, si è proposto con una serie di foto provenienti dai suoi viaggi in Oriente, quindi di lì a poco anche Federico, cogliendo l’occasione del viaggio in Vietnam, si è reso disponibile, e quale miglior occasione per una serata Oriente?

Dal canto mio credo che da una parte ci sia un intenso vissuto quando si affronta un viaggio, che inizia dall’organizzazione e vorrebbe arrivare alla conoscenza dei luoghi e delle persone che visitiamo, ma dipende da come ci si prepara, come tutti sappiamo, per ottenere da questa esperienza più completa possibile.

Chi invece osserva le foto senza aver fatto il viaggio, può avere dei filtri mentali che potrebbero far leggere le immagini solo in modo parziale.

Per questo che ho proposto una velocissima lettura di 2 siti che illustrino schematicamente le differenze più evidenti e generiche tra la cultura orientale e la nostra, che vi propongo qui per chi avesse voglia e tempo di guardare.

schematiche differenze

la grafica minimalista di Yang Liu

Infatti per me da un lato c’è il confronto tra vari popoli, dall’altro il rischio di vedere solo l’aspetto etnico delle immagini, perdendo quasi tutto il valore dell’esperienza del fotografo viaggiatore.

Aldo ci ha proposto ben 5 lavori organizzati in proiezioni.

Lago Inle Myanmar

un gruppo di persone vive esclusivamente sul lago, le case sono su palafitte, gli orti sono galleggianti, e tutto avviene in piccole imbarcazioni sospinte da bastoni che toccano il fondo, con una meravigliosa tecnica di forza ed equilibrio degli uomini  che stanno eretti su un piede mentre con l’altra gamba usano il palo per muovere l’imbarcazione, lasciando addirittura le mani libere per usare gli attrezzi da pesca. a parte questo aspetto “etnico” la vita si conduce senza molti mezzi tecnologici ma questi uomini donne e molti bambini sono assolutamente sereni in questa loro esistenza.

Religion

Aldo ha avuto modo di vivere una festa religiosa, con l’arrivo ad un luogo sacro, e ha colto gli aspetti di deferenza al loro credo e gli attimi meditativi ed intimistici.

Il rito del Bat Tak

monaci e poveri, anche qui ci sono delle figure legate alla pratica religiosa che in qualche modo promuovono un’opera di carità verso i bisognosi, sopratutto i bambini, quindi il rito prevede la raccolta del cibo e quindi la sua redistribuzione.

Nelle foto avevamo le varie fasi, dalla donazione al consumare il cibo ricevuto; una bella osservazione da parte di Emilio ci ha fatto notare le espressioni, serene ma non affettate, con grande naturalezza, non c’è bisogno di aspettarsi un grazie, come invece da noi è d’obbligo per buona educazione.

Moonstone mine

Un lavoro di documentazione della raccolta di pietre di luna da pozzi contenenti argilla fangosa, che viene filtrata e da cui si ricavano frammenti di pietre traslucide, che dopo un trattamento di levigatura e di taglio, vengono incastonate in montature per gioielli, orecchini o anelli.

Aldo ha potuto riprendere ogni fase del lavoro, dalla raccolta alla vendita, e lo abbiamo trovato molto interessante anche per le tecnologie semplici ma usate con abilità dai vari personaggi.

Namastè Rice

un intero paese è cosparso di riso grezzo che va asciugato e sbramato, quindi bellissime foto di questo luogo che sembra abbia immensi tappeti dove le donne affondano sino a mezza gamba per rivoltare i chicchi, con lo sfondo delle loro abitazioni e palazzi.

Aldo ha potuto fare queste ottime immagini per un grande amore per la cultura orientale, peraltro legata anche alla lettura di autori come Tiziano Terzani che è stato un grande conoscitore di quei luoghi. L’aspetto che ammiro in Aldo è la sua capacità di entrare in sintonia con queste popolazioni ed ottenere da tutti amicizia ed intimità, praticamente sempre invitato a mangiare con loro, adattandosi a consumare i loro cibi. Quindi parliamo sia di un’esperienza fotografica sia di un coinvolgimento umano.

Il mio personale applauso e grazie di aver condiviso questo con noi.

Federico invece ha avuto modo con la sua famiglia di vivere un bel viaggio in Vietnam, in parte organizzato ed in parte con un minimo di improvvisazione.

Abbiamo avuto modo di sentire da lui in breve la storia di questo paese che sappiamo essere stata importante negli anni 70 anche per le conseguenze culturali  che ha determinato per la guerra con gli USA protagonisti.

Ora il paese è aperto ad un turismo ed è in forte crescita anche economica e tecnologica.

Il primo lavoro è descrittivo di un paese nel suo insieme, e Fed è riuscito in relativamente poche immagini a darci uno spaccato di vita quotidiana nei vari luoghi che vanno da paesi in alture a città letteralmente invase da mezzi a 2 ruote, tecnologia della comunicazione con reti assolutamente efficienti insieme al mantenimento di usi molto arretrati, quindi assenza pressoché totale di elettrodomestici, e mantenimento delle antiche usanze.

L’aspetto politico in qualche modo è presente e coinvolgente, ma anche l’identificazione nel proprio paese è percepibile, d’altro canto la storia del Vietnam è passata da domini di diversa origine, dai francesi agli americani, alla vicina Cina che rappresenta una non velata minaccia.

La seconda proiezione è stata dedicata al mercato, e qui la peculiarità è che siamo sul fiume, e ogni venditore offre la sua merce dalla propria imbarcazione. Federico ha frugato con la sua fotocamera i personaggi, le cose, i luoghi, i bambini, il vissuto, con una bella ricchezza di informazioni.

Ultimo piccolo lavoro, una serie di immagini di bambini, che la fanno da padroni, con la loro spontaneità, i loro giochi, immagini apparentemente semplici che aprono il cuore.

Anche a Fed un ringraziamento, oltre alle immagini abbiamo avuto la sua descrizione che ci ha dato un’idea di questo luogo così diverso e ricco di spunti.