I fatti della storia sono quelli, ma gli storiografi consentono di rileggere questi fatti dando nuovi valori a episodi che ai contemporanei sono parsi insignificanti, o di portata diversa da quello che poi si sono dimostrati nel tempo.
E la storia della fotografia non è diversa da altre storie: in molti hanno scritto e scrivono, con tutte le possibili varianti su correnti di pensiero o influenze con l’arte, e molti di noi questa storia la conoscono, compreso il sottoscritto.
Quando Federico ha proposto per la serata la sua relazione sulla “fotografia umanistica: Henry Cartier Bresson e gli altri..” pensavo si, a una serata interessante per gli autori di cui ci avrebbe parlato, ma pensavo solo di rivedere le belle immagini note, e gli eventi di vita che hanno portato a queste foto storiche, e invece…
La sua relazione è partita dalle origini della fotografia, da Daguerre e Talbot, per poi passare attraverso il pittorialismo e la straight photography, arrivando quindi a tutti i grandi autori del ‘900 che hanno dato alla fotografia un impulso estetico ma sopratutto un nuovo contenuto mostrando la vita e le emozioni che girano intorno all’uomo.
Le doti di oratore di Federico le conosciamo, ma io personalmente non mi stanco mai di ascoltarlo, lui accosta eventi e personaggi dandoci il senso delle cose.
Un’altra cosa che mi ha sconvolto è il numero di foto inusuali che Federico è riuscito a scovare: tante immagini che sono state un vero piacere della vista.
Ragazzi, scusate se il mio tono sembra enfatico, ma come posso dirvi diversamente di tutte queste grandi fotografie che sono state, e sono da sempre la mia prima fonte ispiratrice?
Si può e si deve andare avanti, ma il nostro vedere di oggi inizia da queste prime istantanee (non è un dispregiativo per foto di quell’epoca!) ispirate da autori che le hanno concepite per primi.