Con l’ultima mail abbiamo indicazione su come prenotare per venire la sera di venerdì al circolo, così ci siamo visti in 7, avendo ancora a disposizione qualche posto.
La connessione ha funzionato egregiamente ed abbiamo potuto condurre una serata piena, con un bel numero di soci collegati online e un discreto numero di foto.
Il tema era acqua, e per primo abbiamo visto un interessante mosaico di Marco mrxas di sole onde, con foto della vecchia coolpix, quindi di quasi una ventina di anni fa, per far capire che non è il mezzo aggiornato che fa la foto, ma la mente.
Quindi è stata la volta, anzi la prima volta di Franco, che ha proposto una serie scatti, a volte datati, inerenti il tema. C’era di tutto, dalla spiaggia alle cisterne antiche, dalle fontane ai riflessi; non brillavano di originalità, né Franco lo pretendeva, ma è venuta fuori una bella analisi da parte nostra per valutare ogni foto e suggerire correzioni di tiro a Franco che di sicuro non aspetta altro che di applicarle. Ma abbiamo già visto che ha occhio, specie per un taglio direi corretto, che non è poco.
La mia proposta (Stefaz) era su diverse piccole serie: una singola scattata durante un acquazzone, non portata per la bellezza della foto ma per avere l’0ccasione di spiegare cosa mi era successo in quel frangente.
Quindi un piccolo trittico dai “ruscelletti” (come Danilo ci ha detto che vengono definiti dai locali) ai bordi delle strade di Friburgo, quando avevo quasi infilato a filo d’acqua il cellulare.
Con un altro trittico di paesaggi innevati, ho condiviso la mia modalità di postproduzione con questo tipo di esposizione, quella della neve in basso contrasto.
Ed infine ho proposto una piccola serie di paesaggi dal delta del Po, qualcuno mediamente apprezzato (ringrazio la platea).
Gabry ha proposto 4 foto casalinghe, con gocce di acqua su materiale trasparente con sfondo colorato, ognuna con tecnica diversa, veramente interessanti e con ottimo senso del colore.
Giovanna ha mandato 4 foto, da Camogli durante mareggiata, alle spalate del fango dopo alluvione, foto usata peraltro come copertina di un libro.
Drago ha velocemente selezionato diversi paesaggi islandesi, direi inediti, ma sempre interessanti. dai ghiacci come iceberg, a forme di ghiaccio con sembianza di sculture.
Oppure il marchio di fabbrica, il bambino che gioca nella pozza d’acqua ghiacciata, con il suo medio grandangolo, il 14mm.
Gisella ha portato 2 proposte, un trittico bianconero dove personalmente ho apprezzato una ottima ripresa di onda spumosa riprodotta con una maternità coinvolgente, con tonalità che ricordano le stampe da camera oscura (o argentiche, come si dice in gergo bianconerista)
Ma per non sbagliare anche 3 foto a colori, ineccepibili.
Panaz è sempre una scoperta, chi lo sapeva che è riuscito ad andare anche in Alaska? e da qui, oltre che dalla valle d’Aosta ha collezionato diversi paesaggi montani, di laghi o ghiacciai, cascate e torrenti.
Infine Max ci ha proposto una serie di foto ancora su pellicola, scattate durante una performance teatrale con una installazione unica, formata da una piattaforma dove viene gettata una incredibile doccia di 16 metri cubi di acqua, e sotto questa parete danzano figure femminili, apparentemente incuranti dello scroscio, una serie molto particolare ben realizzata.