Cammini, non ci pensi, muovi e coordini decine di muscoli, mantieni un equilibrio e il tuo corpo avanza nel mondo, che sia per andare a lavorare, a fare la spesa, una passeggiata, a seguire un corteo, portare fuori il cane, o anche per in-seguire una chimera, una foto.

Ma se entri in acqua, quello non è il tuo ambiente naturale, in acqua ti bagni, prendi freddo, provi a nuotare, e il liquido ti arriva quasi alla bocca, e se non sai stare a galla entri in panico, oppure sai nuotare, e nuoti, agiti le braccia, e i piedi, e avanzi lentamente, magari con una meta, la boa, uno scoglio al largo, oppure l’altro lato della piscina, per poi cercare l’altro lato, e l’altro, per un’intera ora.

Oppure l’acqua è il tuo secondo elemento, e quando lasci il mondo noto, abituale, lì sopra il pelo dell’acqua, sei nel silenzio, sei nel tempo diverso, tuo, il respiro diventa un atto consapevole, ogni movimento diventa finalizzato, e devi conoscerti, e conoscere il posto dove stai, e sapere la strada del ritorno.

Alessandro è Carabiniere, e già esserlo non è banale, non si sceglie di entrare nell’arma tanto per passare il tempo o per avere un impiego statale, si sceglie per convinzione.

Alessandro è sub, e già esserlo non è banale, si può andare sott’acqua per piacere, ma se non ami l’immersione è meglio rimanere fuori.

Alessandro è fotografo subacqueo, e qui banale non lo è proprio, amare le tre cose elencate è un terno.

Ed essere pure bravo, e dire bravo è a dir poco riduttivo, è l’allineamento delle costellazioni.

Quando si è presentato da noi ha semplicemente raccontato come da una cosa si è avvicinato all’altra, per poi arrivare a scattare sott’acqua per lavoro, e con grande passione, e di sentirsi sempre in perenne vacanza potendo fare per lavoro quello che ama.

Quindi da una parte avevamo davanti a noi una persona realizzata, perché nulla è meglio di fare il lavoro che corrisponde alla propria passione, un esempio felice che dovrebbe essere conosciuto da ogni ragazzo prima di affrontare la vita, e dall’altra un appassionato innamorato della foto subacquea, capace di trasformare una ripresa naturalistica in una forma d’arte, un mix unico.

La sua presentazione è cominciata con un filmato di poco più di 2 minuti in cui ci siamo calati nel mondo dell’arma dei carabinieri e nei suoi molteplici impegni civili, sociali e specialistici, e condita con immagini mozzafiato della fauna marina.

Poi con grande benevolenza ed umanità ha spiegato ad una platea di terra gli step da affrontare per diventare quello che lui è diventato.

Ho fatto due calcoli e considerando che, tra la capacità di diventare un buon sub, e poi diventare successivamente fotografo occorrono venti anni, mi sono visto realizzato alla bella età di 85 anni, direi che mi sono sentito spronato ad affrontare la sfida…

Grazie Alessandro di averci dato la chiave di accesso al tuo mondo, ma io personalmente declino l’invito.

Tornando alle foto, il nostro ospite ci ha mostrato alcuni suoi scatti, quasi tutti realizzati qui a casa nostra, in Liguria, da un capo Noli, ai fondali di San Fruttuoso.

Immagini in alcuni casi irripetibili, come un banco di acciughe attaccato da tonni, o le velelle diventate un affascinante protagonista di un filmato intenso.

 Orate, meduse, rana pescatrice tra le reti, polpo nelle valve di una pinna nobilis, delfini, cavallucci marini, ogni essere vivente può essere un suo soggetto, non per avere una foto descrittiva,  ma per narrare, ogni foto riesce a raccontare una storia, e Alessandro, con dovizia di particolari, ci ha affascinato anche con i racconti delle sue riprese, con gli aneddoti, con tutti i risvolti tecnici, sia dell’attrezzatura, sia delle problematiche legate alla ripresa in acqua.

Grande lezione, e non solo di fotografia altamente specialista, ma anche di vita, e cito per terminare questo brevissimo resoconto, il suo amore e rispetto per l’ambiente: da pescatore a fotografo, ha smesso di uccidere pesci e molluschi, ci ha spiegato quanto cambi la prospettiva diventando testimone di un mondo nascosto ai più, dove il rispetto per la natura diventa il primo valore nell’ equilibrio del mondo sopra e sotto il pelo dell’acqua.

Il 36º ringrazia Alessandro Grasso, che ha accettato di parlare di sé e delle sue foto, di mostrarci con piacere immagini uniche ed affascinanti, di aver condiviso i suoi valori.

Sono regali importanti 

Un grazie, ma anche un arrivederci.