Una serata libera, prefestiva onorata da un buon numero di presenti , da molte foto e ben cinque autori con le loro opere, quasi tutte inedite: così si può riassumere venerdì scorso al 36°
Emilio ha sollevato subito una questione interessante, quasi una provocazione, partendo da considerazioni sulla fotografia di un passato lontano vissuto dai fondatori della nostra Associazione. Negli anni ’70 la fotografia visse un periodo di rottura degli schemi preesistenti, ed in particolare i fotografi genovesi (e del 36°) giocarono un ruolo importante guidando questo “movimento innovativo”: saremmo in grado noi, adesso, di poter giocare un ruolo simile? abbiamo la creatività e l’energia per proporci di nuovo in un simile ruolo? potremmo affiancare alle foto ed ai progetti che normalmente vengono presentati una nuova tendenza evolutiva? potremmo “spingerci oltre” ampliando gli orizzonti della fotografia e presentarci come riferimento ? Evidentemente non è stata solo una semplice domanda. E’ stata una dichiarazione che ci ha coinvolto in una lunga interessante discussione, in un dibattito sereno ed argomentato che ci ha condotto nella Storia della Fotografia, nel linguaggio fotografico, nell’analisi della creatività ed anche della società attuale: soprattutto è nata una dichiarazione d’intenti nell’approfondire questa linea di pensiero.
Un’immediata controprova di questa tendenza si è avuta subito nel progetto fotografico di Daniele. Il tema è stato il centro storico e dintorni : non il centro storico a cui siamo abituati, però. Non sono le solite fotografie: la tecnica innovativa che ha usato (Bianco nero esasperato nei toni dall’HDR, uso frequente del fisheye e delle esposizioni multiple) ci ha restituito un’interpretazione di una fumosa, caliginosa Genova notturna da film noir , dove i luoghi noti non sono per nulla rassicuranti e dove i passanti sfilano indistinti e grigi: l’unico colore è un tratto, un dettaglio unificante quasi incoerente, una strisciata dipinta che serve solo a sottolineare il grigio che ingloba l’immagine. Ma … era necessario introdurre questa traccia di colorata? è funzionale, oppure è il riflesso di un espediente fin troppo usato e abusato? La discussione è aperta !
Quasi contrapponendosi a questa atmosfera cupa abbiamo osservato un buon bianco-nero di Macchia, dove invece sono il Sole e la luce a prevalere . Le sue foto portano spesso a ricordi ed emozioni strettamente personali, non sempre immediatamente comprensibili allo spettatore, e che quindi necessitano a volte di una spiegazione esplicita non sempre semplice. Sappiamo che – dal punto di vista fotografico – questo approccio non è da preferire, ma abbiamo riscontrato come la frequentazione del nostro gruppo abbia di molto migliorato la presentazione delle sue opere ed – in generale – la qualità delle stesse.
Davide (DVD) ci ha di nuovo ricacciato in un’atmosfera oscura: una fabbrica abbandonata, resa ancora più inquietante nella narrazione dello slideshow dai continui ed espliciti riferimenti ad HAL9000, il calcolatore nevrotico ed assassino di “2001 Odissea nello spazio” . I macchinari arrugginiti e contorti ci richiamano ad una presenza umana lontana e ormai remota nel tempo, cristallizzata in pose drammatiche. L’operazione, nell’insieme è interessante, forse non interamente compiuta: il legame tra il passato dell’ambientazione ed il futuribile delle dichiarazioni a tutto schermo di HAL9000 non è stato facile da assimilare.
Lorenzo invece ha ripresentato il suo lavoro di reportage sulla pista di Monza, confermando le sue doti di precisione nell’inquadratura e di tecnica di ripresa. La presentazione prende le mosse dai box e scruta l’abitacolo dei piloti, cogliendo bene i momenti che precedono l’inizio della gara, anche sfruttando bene la colonna sonora costituita dai rumori di ambiente ripresi in diretta: questa parte è senz’altro la più riuscita fotograficamente. Il seguito è principalmente dedicato a coloro che hanno commissionato il lavoro nell’ambiente automobilistico… auto in corsa riprese da ogni angolazione.
Infine abbiamo visto un insieme di foto di una new entry: immagini varie, come sempre succede nelle “prime volte” . Spunti interessanti se ne sono visti e lasciano ben sperare: benvenuto nel gruppo!
Ecco i link ad una selezione delle foto presentate