Non me ne vogliano gli organizzatori della bella manifestazione itinerante di libera, ma avevamo una serata “libera” e sette lavori.
Partiamo da Alassio, proposto da Macchia, alias Massimo, che frequentando spesso la simpatica e vivace cittadina ponentina ha pensato di offrirci una visione nelle 4 stagioni, con paesaggi marini, alcuni notevoli, e persone del passeggio; in lavoro in quadrato, come ora piace fare a macchia, con inquadrature quasi sempre corrette.
Sono però piovute un po’ di critiche, soprattutto sulla costruzione del lavoro, poco collocato, e senza un visibile filo conduttore, ma penso che macchia sappia correggere il tiro alle prossime occasioni.
Quindi siamo passati ad una lenta ma intrigante proiezione di DVD che ci ha proposto una serie di immagini realizzate al cimitero di Modena Aldo Rossi, una bella serie di architetture con forte ispirazione a De Chirico , con le sue piazze italiane, molto ben realizzate, e come ormai ci ha abituato DVD sempre corrette allo spasimo nella composizione, unanimemente apprezzate.
La nostra Gió ci ha portato un lavoro fresco fresco, appena scattato e subito elaborato per proporcelo, di ottobre…
Vabbè, ma è importante digerire le proprie foto, concordo sui tempi lenti.
Non tanti scatti ma ben realizzati sul culto del “signore dei Miracoli” organizzato dalla comunità di peruviani.
Bellissimo perdersi in una via XXV aprile trasformata dall’evento.
Anche Gisella si è lanciata portando 6 foto singole, dove la peculiarità era il trovare unabuona elaborazione del bianco nero, e direi che come primi tentativi è andata molto bene.
Buoni gli scatti sin dal taglio, con un evidente gusto per il contrasto: Gisella ha un buon occhio.
Vincenzo qualche tempo fa ha lanciato la proposta di un giro nelle Langhe, e ha portato quasi 40 foto scattate a 6 mani.
Molti paesaggi erano piacevoli, ma qualche volta la postproduzione era piuttosto evidente, proveniente da file jpg anziché raw, può capitare.
Anche queste in bianco e nero, che direi era la scelta giusta con i colli e i filari di viti.
Di nuovo la Gió ci ha portato bei ritratti di personaggi dello spettacolo mentre recitano. Tra tutti un Paolo Rossi sempre esuberante.
Infine Giuseppe ci ha portato la sua visione del “signore dei miracoli” con una proiezione ricca di ritratti con volti sempre vivi, spesso rivolti al fotografo, e si legge tutta l’emozione di Giuseppe a scattare queste foto mescolato alla folla.