Parliamo dell’80 o giù di lì, e uno dei soci che ha fatto il 36°, Carlo, Carletto, amava la Skoda , vettura di modeste prestazioni, modesta tecnologia, limitata estetica di gusto sovietico e di costruzione cecoslovacca.
Ma ne era fiero, per le spartane caratteristiche che la distinguevano dalle altre macchine voluttuosamente consumistiche, e la difendeva più della verginità di una ipotetica figlia.
Qui un po’ si vede uno dei tratti del 36 alle sue origini: scelte alternative.
Ma un altro tratto tipicamente 36esimeno è il menabelinismo, pulsione a volte sublimata in opere che raggiungono l’apoteosi (ricordate i capolavori che nascono in primavera?!)
Ebbene un gruppo di giovani come si diceva un tempo, scapestrati, decise di produrre qualcosa con il linguaggio fotografico, che esaltasse surrealmente l’oggetto Skoda, e scattò una sera delle foto…
E tutti si presentarono a Carlo con una elegante valigetta che conteneva poco più di una decina di foto che ritraeva l’adorata vettura creandone inusuali vedute, con tutte le caratteristiche tipiche del portfolio impegnato culturalmente, con l’insieme, qualche dettaglio, e poi finalmente l’utilizzo
L’oggetto in questione era sorprendentemente una lavatrice!
L’opera l’abbiamo vista diverse volte, ma ogni volta con caratteri e scoperte nuove.
Questa volta Riki l’ha portata per ricordare che uno di quei ragazzi era Mrxas.

Maremma, Stefania
Piccolo insieme di foto scattate alla foce dell’Ombrone, fiume della Maremma che porta al mare tronchi poi usati per fare capanne di legno.
Un esercizio, una singola foto intrigante. L’idea potrebbe starci, ma la realizzazione non ha tenuto conto di cosa rende interessante una immagine.

Scendo in Metro e vedo mosso
Il tema metropolitana, i non luoghi urbani, l’uomo deambulante, sono soggetti ben affrontati da decenni, se non secoli, a partire dalle origini della fotografia
Pier si è comunque cimentato col mosso, una serie veloce (!) con un po’ troppe ripetizioni
Si, purtroppo il mantra va ripetuto, scelta!
Se 2 foto sono simili, o sono ripetizioni o sono rafforzativi, quasi sempre la prima, da evitare come la peste (o il Covid)
Se poi le foto simili sono 4 allora c’è persecuzione
Abbiamo valutato, sempre velocemente, che da 25 si potevano ridurre a 5.

Genova Vertiginale In Furiata
Abbiamo il nuovo tema per il calendario, Genova verticale
E ovviamente il nostro super scattante Furio, neanche a dirlo, ha un archivio completo su questo argomento.
Sospiravo vedendo il primo grattacielo, ma poi mi sono ricreduto su alcune foto che ci restituiscono la faticosa verticalità d’una città su pendenze impegnative.
Non capolavori ma in tema.

Amsterdam vista e smacchiata
Macchia, al secolo Massimo, si è trovato casualmente in una città, e l’ha pure visitata
Noi abbiamo fatto un bel giro con lui
Diversi stimoli, dal mosso notturno da livello pancia, al mulino a vento in salsa mista
Abbiamo convenuto che alcuni scatti erano interessanti e piacevoli.
Siamo contenti del ritorno del nostro Macchia.

Amsterdam in Dv-enire
Lo so che sto usando titoli astrusi, ma non è necessario perdonarmi.
Dvd, al secolo Dvd, oramai ovunque si trovi vede squadrato, riesce a geometrizzare oramai l’impossibile
Quindi ovvio che la Venezia del nord non sarebbe stata una eccezione
Ma ci sono state proposte anche foto street, con qualità
La particolarità è che qualcuno trovava alcune foto notevoli, mentre qualcun altro individuava in altri scatti un apprezzamento
Comunque poche le foto che erano unanimemente da scartare, probabilmente da considerare un editing anche su diversi gruppi di foto con temi e post di carattere differente.

Utp, Marlon & Max
Prendete un film che apprezzate (ultimo tango a Parigi) mettete a fuoco lento una fotocamera di fronte, spezzettate il film in 1200/1300 scatti, spremete in un colino per ricavare un concentrato di una cinquantina di foto, sciogliete il tutto in una colonna sonora e sonorizzate a piacere, da servire con Vlc di portata ma a freddo, come la vendetta…
In buona sostanza è un ottimo esercizio per imparare a fare editing, montaggio, sintesi, linguaggio
Il tutto ricavando foto da un film e riuscire a darne la sensazione in pochi minuti di singoli scatti.
Per me un esercizio di Max molto interessante e ben riuscito.
Sarebbe da rifare, avrei anche visto volentieri le singole foto.

Akincorsa
Passione per motori e colori, Aki da sempre insegue ciò che ama, con il cuore e con la foto.
Già con la serata che ha avuto protagonista Annachiara, avevamo visto un bel numero di belle foto di moto e macchine, e l’altra sera ne abbiamo apprezzate alcune nuove.
Soggetti sono i pazzi che amano costruire vetture improbabili al solo scopo di avere una bruciante accelerazione in poche centinaia di metri, una gara dunque dove oltre alla velocità di accelerazione abbiamo ammirato auto e moto completamente reinventate, esagerate, aggressive, luccicanti, colorate e sicuramente perforanti per i timpani di chi le guarda anche a debita distanza.
Ma è un mondo dove la vera passione esplode ed Aki ci ha riportato con le sue foto un’atmosfera ed emozioni palpabili.