Lo scorso venerdì, tema libero, ha visto la sala mezza piena e in diversi collegati, quindi direi che gli incontri funzionano.
Tra i partecipanti Furio ha presentato le sue foto ritmiche, una serie di foto di danza classica riprese in teatro, delle quali alcune pregevoli, altre che invece hanno subito pesanti mutilazioni, vedi dita tagliate della ballerina a bordo fotogramma.
Alla fine vi chiedo: cosa premia o penalizza di più, varie foto buone o alcune con errori abbastanza evidenti? Resta che a Furio vogliamo bene, anche se a volte mozza arti…
Daniela ci ha presentato diverse macro sulle quali ha espresso il suo parere tecnico Drago, si trattava di immagini realizzate correttamente, sulle quali Daniela deve fare qualche piccola correzione.
Aldo si è sbilanciato su linea di costa, con una piccola serie scattata nel ponente, particolare una sua immagine della zona del porto con riflessi, costruita molto bene, altre immagini secondo me rientrano in quella che potremmo definire una norma, se si scattano foto delle stesse spiagge da angolature simili e con luce analoga, come abbiamo già visto, e in questi casi la scelta dello scatto diventa più critica cercando alternative di soggetti, orari e angolazioni.
Gisella invece ha presentato 4 interpretazioni sul tema acqua, sempre mare, spesso onde, un po’ riflessi, abbiamo anche lavorato su un taglio e a me stupisce sempre come si possano avere possibili interpretazioni completamente differenti su una stessa immagine, e che non sempre siano subito percepibili.
Infine Terni vista da un occhio draghesco, un piccolo portfolio bn della costa della città, immagini costruite su una solida base estetica, su una composizione rigorosa, su un accurato dislocamento delle masse e delle linee, con localizzazioni armoniche secondo le leggi auree, insomma una sinfonia di accordi, che dire: FORMALISMO CONSOLIDATO.
Frase che nella serata è diventata un mantra.