Finalmente ci siamo rivisti in sede, quello che è stato sempre normale ora sembra una eccezione, vedersi, toccarsi, salutarsi, conoscersi di persona .
La risposta all’invito a venire in sede è stata ben accolta ed eravamo poco meno di 20, di cui prudenzialmente alcuni rimasti fuori dalla porta per non fare il famigerato assembramento, che poi ora che è così criminalizzato che sembra una perfida formazione di un branco al fine di diffondere.
Ma la considerazione alla fine della serata tra di noi presenti è di provare a far funzionare un po’ il vecchio buon senso:
Ci si vede solo tra vaccinati e con precauzioni simili a quelle delle scuole o dei pullman o di tante situazioni in cui ci troviamo, direi che possiamo permettercelo e vederci senza patemi
Quindi per le prossime serate, il circolo é aperto a chi ha certificazione verde e se dovessimo superare la presenza di 20 persone possiamo o alternarci fuori dalla porta, tempo permettendo oppure indossiamo mascherina, proprio per essere cauti.
Comunque anche il collegamento con coloro che sono rimasti a casa non ha creato problemi, quindi esperimento riuscito.
Ma veniamo alle foto: finalmente Daniela ha mostrato 3 foto, non sono sicuro ma penso fosse la prima volta, quindi un po’ di timore è tanto coraggio, che poi se non si mostrano le foto sarà più difficile migliorarle.
Delle 3 che avevano per tema l’ombra, quella che aveva per soggetto Daniela e il suo compagno in ombra proiettata sulla scogliera, pur tecnicamente non sufficiente, era la più organizzata a livello compositivo, infatti la seconda foto era un po’ troppo confusionale, con elementi distraenti dal vero soggetto, quindi aspettiamo Daniela con nuove foto che abbiano il soggetto più ‘pulito’
DVD invece ci ha portato sia un gruppo di 3 foto ben composte e con una elaborazione se vogliamo un po’ modaiola con toni più freddi, ma comunque interessanti, sempre con richiami a autori come Ghirri, specie nella serie scattata sulla Guido Rossa (una slide), che abbiamo appena visto 1 volta, ma dopo qualche correzione la rivedrei volentieri.
Max invece ha realizzato un lavoro sul monumento in ricordo dell’olocausto a Berlino, dove l’ombra diventava protagonista insieme ad un cielo blu e alle strutture pesantemente massicce e inquietanti: qualche foto notevole farà da perno al portfolio.
Io infine ho presentato una quindicina di paesaggi degli incendi dì quest’estate in Sicilia , è stato molto triste scattarle girando per chilometri di cenere provocata.
Ho cercato di mostrare la vicinanza della devastazione con i paesi abitati, e la vastità dell’incendio che ha colpito montagne e valli una dietro l’altra senza soluzione di continuità.