Ringrazio chi è intervenuto sia partecipando con la sua presenza alla serata sia con sua la condivisione di foto.
Ieri sera un po’ per il tempo brutto un po’ perché stiamo entrando in una dimensione non più vacanziera eravamo un discreto numero.
Come tema ho scelto foto con focali lunghe perché in genere il tele è il primo obiettivo scelto da chi inizia a fotografare e acquista la sua prima fotocamera seria, ma poi andando avanti si usa meno.
Poi nella fattispecie nel nostro circolo se ci facciamo caso, con la preferenza al genere reportage o architettura, abbiamo visto decisamente meno foto scattate con focali avanzate, quindi mi sembrava interessante rivalutare l’uso corretto di questa modalità di scatto.
Ho iniziato io a proporre mie foto scattate durante un incontro di rugby quando siamo andati per una uscita con i ragazzi del corso.
Ho scelto qualche foto di azione dove si evidenziasse l’impegno agonistico convertendole in bianconero per non avere la distrazione dai colori. Ma mentre facevo editing mi sono reso conto di quanto sia problematico riuscire a scattare foto nitide, al culmine dell’azione, e con il taglio adeguato, anche con mezzi moderni quale obiettivi a focale variabile e ausili per messa a fuoco automatica ed esposizione, inoltre in un campo a volte il 300mm risulta quasi corto.
Quindi Panaz ha proposto alcune foto di animali e paesaggi montani. Su foto naturalistica il tele lungo è sempre stato necessario dovendo stare a distanza da animali nel loro habitat naturale. Anche i paesaggi a volte richiedono angoli di campo ristretti; le cime delle vette montane sarebbero decisamente diluite in una inquadratura con obiettivo di focale corta.
Quindi Pier ci ha mostrato foto realizzate per provare il suo 400mm con alcune foto di vele, scorci di genova dal Fasce o Camogli dalla Ruta, e sempre abbiamo apprezzato il piacere della nitidezza, dove esamini ogni dettaglio della città, un bel vedere, come si dice.
Marco Mrx ovviamente non poteva che mostrare quanto lunghe siano le sue focali… vabbè se parliamo di foto astronomica nessuno può dirgli nulla, anzi per fortuna è lui che ci dice, e spiega con dovizia di particolari ogni ripresa, dalle affascinanti lune durante l’eclissi, o pianeti, o ancora galassie, facendoci perdere letteralmente nell’universo.
Tomma infine ha proposto sia foto di nuvole, di cui 2 secondo noi devono entrare senza discussioni nel prossimo calendario, sia paesaggi realizzati con il tele, e come sempre ci ritroviamo a invidiare i suoi viaggi, ma soprattutto ad apprezzare sempre la sua qualità di immagini sia nella scelta dell’inquadratura, che del momento di scatto che della post produzione sempre ineccepibile.
Diamo infine il benvenuto a Franco giovane pensionato che sta riscoprendo i suoi vecchi amori tra cui la fotografia e si è subito approcciato con tutti noi con spontaneità, un altro amico dal quale aspettiamo foto.