Una bella proposta quella di Silvia di portare l’altra sera una serie di proiezioni di Giorgio Cividal, un autore da lei particolarmente apprezzato, annoverato come uno dei più innovativi autori di Multivisioni.
La prima proiezione sull’amore, a detta di Emilio, è veramente un’opera d’arte, anche se la simultanea presenza di testi e immagini, a una prima visione, non renda sempre semplice seguire l’insieme del lavoro; ma su questa non vi posso dire nulla poiché sono arrivato dopo.
La seconda opera è stata ispirata da un monologo di un attore famoso sulle problematiche dell’immigrazione; il testo già di suo è molto coinvolgente e la serie di immagini proposte, molto evocative, accompagna le sensazioni ispirate da questo testo.
La terza proiezione è relativa a un’importante associazione umanitaria, con la base di un testo che vorrebbe essere una lettera aperta di un medico in prima linea ad un politico che superficialmente immagina che l’organizzazione benefica possa essere in qualche modo collegata a nuclei terroristici islamici, ma le immagini parlerebbero già da sole, in più l’arte di Giorgio impone allo spettatore un pensiero ancora più addentro.
Infine un’opera sul silenzio, un silenzio mistico, filosofico, capace di farci guardare dentro, di riportarci alla nostra vera natura, sempre con un testo di base che, insieme alle immagini fluenti ci porta ad una sorta di meditazione.
Ma non è finita, l’audiovisivo successivo ha come autori i componenti del Triangolo Magico Multivisioni, che ha prodotto un’opera su un argomento quanto mai divenuto di attualità ma di cui non è facile parlare. Con una serie di immagini di forte potenza evocativa, gli autori entrano nel gorgo di un pensiero distorto.
Anche l’ultima multivisione ha come argomento un pensiero malato, legato al femminicidio: qui l’autore, Gabriele Pinardi, ha spaziato producendo sia foto che video per produrre un’angosciante suggestione su quanto può accadere ad una donna nelle mani di chi concepisce solo il possesso mascherato da amore.
Questa era la sommaria descrizione delle multivisioni viste, ma il vederle è tutta un’altra cosa.
Prima di tutto Silvia ha presentato in modo assolutamente ineccepibile sia le opere che gli autori, che conosce personalmente, ci ha parlato della metodologia sul come avviene l’ispirazione, ma soprattutto ha scelto opere di grande livello nel campo nazionale e di notevole qualità; certo da noi irraggiungibili se non dopo decenni di applicazione, ma ancora, e di questo la ringrazio in modo particolare con encomio, senza sottoporci le solite slide etniche, nepalesi o indiane o africane, con le solite musiche locali, che oramai vediamo da almeno 40 anni e che personalmente rifuggo, questo è il mio personale pensiero.
Fotografia? Molto poco, qui abbiamo a che fare con lavori che sfruttano foto, disegni, filmati, musiche suoni, testi, e tutto ciò che può essere proiettato su uno schermo, dove il lavoro paziente è di assemblare qualsiasi cosa al solo fine di creare emozione allo stato puro ritornando anche al vecchio fotomontaggio, divenuto una nuova cosa.
Dopo questa serata credo che abbiamo preso coscienza che questo è un mondo, e per quanto le nostre slide siano curate, purtroppo, almeno da un punto di vista sintattico, la differenza non è neppure proponibile.
Ma attenzione, la strada della multivisione è molto diversa dalla strada della fotografia che invece è fatta di immagini, sequenze portfoli e stampe: è un altro sbocco, ma talmente esteso che può vivere da solo.
L’importante è prenderne consapevolezza.
Il prossimo venerdì sarà l’inizio dell’estate, sarà la notte più breve, sarà il giorno, anzi la sera in cui incontreremoal Ducale alle ore 19 Lorenzo Cicconi Massi, l’autore che abbiamo invitato per presentarsi.
Consiglio di andare sul nostro sito per leggere la sua biografia, molto nutrita, e capirete che abbiamo a che fare con un personaggio di grande spessore culturale.
In più ho sbirciato sul web qualche sua foto e ho respirato la sua intensa creatività.
Indovinate cosa vi consiglio di fare il prossimo venerdì del solstizio d’estate…