Ringraziamo Andrea, che oltre a essere colui che aggiorna puntualmente sempre il sito con tutti i contenuti che gli vengono forniti, questa volta ha anche fatto una bella serata (che poi è la seconda poiché la prima era quasi deserta essendo un ponte) parlando di Mimmo Jodice.
Quando organizziamo il calendario, pensiamo sempre a qualche serata dedicata ad autori di un certo calibro, e Mimmo Jodice è una figura importante del panorama italiano.
Andrea ha ottimamente organizzato una carrellata di immagini dividendole per parole chiave, che poi sono i temi intorno ai quali tutta la carriera fotografica di Jodice ha ruotato.
Abbiamo potuto apprezzare quindi gli esordi al tempo delle contestazioni del sessantotto, per poi passare alle sperimentazioni degli anni 70-80, percependo le influenze contemporanee sia da parte di fotografi che di artisti a tutto tondo, in modo particolare pittori con i quali Jodice ha avuto stretti rapporti, e infine gli anni a seguire, quando la sua visione diviene più intimista e fuori tempo.
Il tutto con un solido supporto di testi e con tanto di bibliografia al termine della proiezione.
Un ottimo lavoro.
Come extra abbiamo quindi guardato tutte le immagini che Andrea ha raccolto, quindi non solo quelle della proiezione, ma altre che per sintesi della serata non sono state inserite, e qui abbiamo potuto intervenire tutti noi presenti, per riassaporare le immagini ma anche per digerirle, rianalizzandole e paragonandole al nostro sentire, ed è stato molto interessante, poiché abbiamo sviscerato particolari che senza una veduta corale potevano perdersi.
Io Jodice lo conoscevo da molti anni, ho diversi suoi libri, e molte delle immagini viste non mi erano nuove, ma ho avuto diverse sorprese, sia con foto inedite, sia con i bei commenti che sono venuti analizzando le singole immagini e cercando di capire le modalità di elaborazione.
Il motivo per cui ho intitolato il commento alla serata al fatto che Jodice sia un artista o un fotografo, è dovuto all’affermazione dello stesso che si sente artista, in quanto le sue opere sono frutto di interventi oltre la tecnica fotografica, infatti si avvalgono principalmente di elaborazioni in camera oscura, tanto da modificare la percezione dell’immagine che diventa qualcosa di differente da una foto.
Provo a spiegarmi. Jodice ha iniziato a fotografare quando il digitale non esisteva, ed è rimasto fedele alla stessa tecnologia a pellicola, che usa tutt’ore.
Ma a differenza di quasi tutti i fotografi che lasciano il loro materiale, che sia a pellicola o che sia digitale a figure professionali specifiche che sviluppano secondo la volontà dell’autore, Jodice segue tutto il processo, in modo particolare la stampa in camera oscura. Qui sotto l’ingranditore pone il foglio da stampare e lo muove o altera il rapporto di ingrandimento, o effettua bruciature o mascherature in modo da ricreare una nuova immagine, che sappia dare all’osservatore un’emozione dovuta allo straniamento da ciò che sembra e ciò che diventa. Tutte parole le mie che non trovano senso se non andate a vedere le immagini di Mimmo Jodice ecco quindi a seguire un link introduttivo sia al nostro fotografo, che a suo figlio, un sito dove già è possibile avere una panoramica della sua produzione.
https://www.nikonschool.it/sguardi/104/mimmo-francesco-jodice.php

Ecco i link a cui Andrea ha attinto
Youtube:
Mimmo Jodice – L’attesa
Mimmo Jodice al Palazzo delle Esposizioni
Il mio ultimo scatto sarà il mio ultimo sguardo
Documentario Leonardo 1/2
Documentario Leonardo 2/2
Mimmo Jodice – Città Sublimi
Libri
La camera incantata (Mimmo Jodice con Isabella Pedicini)
Isolario mediterraneo (Mimmo Jodice)
Leggere la fotografia (Augusto Pieroni)
Sito ufficiale
http://www.mimmojodice.it/