Peccato per chi non c’era!
La serata di venerdì 10 giugno ha visto protagonisti due giovani fotografi del collettivo “Awakening“: Simone Padovani (da Venezia) ed Emanuele dello Strologo (da Genova).
Il collettivo è in realtà molto più vasto e comprende altri fotografi in giro per l’Europa (su tutti Marco Secchi, italiano trapiantato a Londra da molti anni e in terra britannica molto noto, non fosse altro per le sue foto alla Regina e alla famiglia reale).
I nostri ospiti ci hanno raccontato (e mostrato per immagini) lo spirito e la “filosofia” del loro collettivo, che – tra le enormi difficoltà in cui si dibatte il fotogiornalismo – cercano nuove strade per diffondere la fotografia di sfondo sociale.
L’idea è semplice: se Maometto non va alla montagna … è la montagna che va da Maometto!
Tradotto: se non sono le agenzie che cercano la foto per diffonderla al pubblico, è il pubblico che va alla fotografia. Di più. Ci sbatte dentro!
Come? In modo nuovo e antico al tempo stesso. Alcune fotografie simbolo vengono stampate su grandi manifesti e (da loro stessi) affisse nottetempo per le città, con un breve testo scritto. Evitando accuratamente estremismi o prese di posizione assolute, ma con l’ambizione di portare ad una riflessione.
E’ stato così per il tema delle Grandi Navi a Venezia, come per il tema delle trivelle in occasione del recente referendum.
Il passo successivo è appostarsi a fotografare le persone che osservano i manifesti, producendo delle “metafoto“.
Che dire?
Idealisti? Forse.
Appassionati? Di sicuro.
Attivisti della fotografia? Perché no?
Di certo non degli sprovveduti, se in breve tempo stanno diventando referenti per GettyImages.
Altra singolarità: il nome che emerge all’esterno non è mai dei singoli fotografi ma del collettivo Awakening (comunismo fotografico?).
In conclusione. Una bella serata di fotografia e delle belle persone, che ci hanno coinvolto con il loro entusiasmo.
A tutti loro i nostri migliori auguri!